sabato 3 novembre 2012

Una proposta … decente e coerente!



Non credo che i nostri vescovi scrivano Lettere con l’intento di finire sui giornali, ma se di fatto vengono ripresi dalla cronaca un motivo ci sarà. 
Questa volta una sorpresa: a Torino la prima Lettera sui Rom e Sinti.
Ma le novità non si fermano qui: mons. Nosiglia "amplia" la dedica dalle comunità cristiane alle istituzioni politiche e civili e poi lancia una proposta che fa già discutere: “adottiamo una famiglia rom”. 

In Europa le iniziative sono all’ordine del giorno – significativa l’ospitalità in arcivescovado da parte del card. Schönborn a Vienna – ma da noi, patria di individualismo e particolarismi, non è proprio usuale.
Eppure, spiega la Lettera, questo è solo l’ultimo atto di un impegno che in diocesi viene da lontano, dagli anni del “Camminare Insieme” del card. Pellegrino, e che ha visto il pastore girare di campo in campo a verificare di persona le condizioni di quel “piccolo popolo con molti bambini” che vive spesso “al di sotto della soglia di vivibilità”, ma che ha registrato anche il coinvolgimento di diverse associazioni e gruppi ecclesiali e non. Un popolo che conosce la crisi, perché “in crisi da sempre”.
E la proposta, coerente con una testimonianza evangelica, che si traduce in un aiuto a cercar casa, lavoro, sostegno per i figli che vanno a scuola, diventa uno stimolo ben oltre i confini della diocesi piemontese.

1 commento:

  1. il testo della lettera
    http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/cci_new/documenti_diocesi/203/2012-10/24-46/Lettera%20Mons%20Nosiglia%20nomadi.pdf

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