Il padre di tutti gli interrogativi resta «Chi sono? Da
dove vengo? Dove vado?» e, forte degli insegnamenti di Quelo, so che «la
risposta è dentro di me... ed è sbagliata». Ma ci sono anche tanti altri dubbi
che mi si presentano quotidianamente, e per i quali non trovo risposta dentro
di me, nemmeno sbagliata.
Mi è stato spiegato che la coda a fianco della mia si
muove sempre più veloce della mia per via della statistica: la coda che si
muove più lentamente è quella più carica (strano, perché siamo alla stessa
altezza...) e dunque io ho maggior probabilità di trovarmici inserito (vorrei
sapere però perché qualche volta non mi capiti di essere con la minoranza,
della quale faccio parte in tante altre statistiche).
Altri dubbi analoghi mi tormentano senza risposta. Vado
a messa perché sono cristiano o sono cristiano perché vado a messa? Mi sono
ammalato perché sono vecchio o sono invecchiato perché mi sono ammalato? La
banca mi fa credito perché ho bisogno di soldi o ho bisogno di soldi perché la
banca mi ha fatto credito? Uno va in TV perché è famoso o è famoso perché va in
TV? Prendo la parola perché ho delle cose da dire o dico delle cose tanto per
prender la parola? Certi politici rubano ma si ritengono bravi perché sono
stati eletti o sono stati eletti perché sono bravi a rubare? Ci sono i vigili
perché c’è il traffico bloccato o c’è il traffico bloccato perché ci sono i
vigili? Buon’ultima: Mi faccio queste domande perché ho del tempo o mi prendo
del tempo per farmi queste domande?
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