martedì 14 ottobre 2014

Terremoto



Mentre il card. Peter Erdő dava voce alla Relatio post disceptationem, i padri sinodali hanno mantenuto la calma, ma gli osservatori giurano che si è sentito un terremoto. Di magnitudo tale da dover andare indietro 451 anni per trovare un precedente. Gli studiosi ritengo ci sia stato un leggero spostamento dell’asse (ecclesiale) di rotazione. Le conseguenza sull’ecosistema cattolico potrebbero essere vistose e comunque irreversibili. «Occorre accogliere le persone con la loro esistenza concreta, saperne sostenere la ricerca, incoraggiare il desiderio di Dio e la volontà di sentirsi pienamente parte della Chiesa anche di chi ha sperimentato il fallimento o si trova nelle situazioni più disparate. Questo esige che la dottrina della fede, da far conoscere sempre di più nei suoi contenuti fondamentali, vada proposta insieme alla misericordia» (11). «Seguendo lo sguardo ampio di Cristo, la cui luce rischiara ogni uomo, la Chiesa si volge con rispetto a coloro che partecipano alla sua vita in modo incompiuto e imperfetto, apprezzando più i valori positivi che custodiscono, anziché i limiti e le mancanze» (20).

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