giovedì 17 maggio 2012

F…come felicità

Quante volte abbiamo usato, con una sorta di “invidia”, l’espressione “Beato te”. L’espressione “Beato” è stato usato da Gesù nel programma del cristianesimo, nel contesto del discorso della Montagna. La felicità non è nemica dell’uomo, né la pastorale è nemica della felicità. Questo sentimento che risente dell’ambiguità sia del linguaggio che dei suoi contenuti deve costituire l’obiettivo di una pastorale che intende regalare “pienezza” al cuore dell’uomo, e quindi regalargli la felicità. Una felicità che parte dal cuore di Dio padre e raggiunge il cuore dei “poveri” di oggi: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli”.

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