In questi giorni di primavera le aree di servizio sono
affollate più del solito dalle chiassose tribù delle gite scolastiche e dalle
truppe irregimentate dei pellegrinaggi e delle transumanze turistiche dal Nord
Europa.
Un pullman sta facendo manovra per parcheggiare e un amico
nota, dietro il parabrezza, la scritta orgogliosa con la quale si presenta la
comitiva che sta per assaltare il bar: “CTG BO – Centro turistico giovanile
Bologna”. L’amico, conosce bene il CTG, che spesso organizza gite in collaborazione
con le parrocchie. Si avvicina perciò al pullman, hai visto mai si affacciasse
qualcuno da scambiarsi un saluto e un caffè. Si aprono le porte, e dalla
fiammante navicella scende con calma allegra uno sgargiante gruppetto di nonni,
accompagnati da signore capelli argentati e chiacchiericcio spumeggiante. Età
media abbondantemente al di sopra dei più recenti avanzamenti dell’età
pensionabile. Sorpreso e stupito, l’amico chiede: «... ma quando siete partiti???».
Ripreso l’accesso ai pensieri dopo la risata, mi sono
imbattuto in un’associazione di idee, forse un po’ clericale. M’è venuto di
pensare ai nostri progetti di parlare ai giovani, alla necessità che ci diciamo
di organizzare proposte per loro, per accompagnare il loro viaggio. Ma quando
arrivano – se arrivano – le nostre idee, le nostre parole, i nostri messaggi
sono già vecchi. E non sono sicuro quale Chiesa ci sia dietro la scritta
orgogliosa: “Nuova Evangelizzazione”.
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