sabato 7 settembre 2013

Don Enrico Chiavacci, testimone di pace



In questa Giornata di digiuno e preghiera per la pace in Siria voluta da papa Francesco il pensiero non può non andare a un testimone che tanto ha insegnato contro la guerra e ora ha raggiunto il Cielo: don Enrico Chiavacci, parroco di San Silvestro a Firenze, teologo morale e uno dei padri fondatori dell'Associazione Teologica italiana per lo Studio della Teologia Morale (ATISM), di cui è stato anche presidente, morto il 25 agosto scorso a 87 anni.
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Nel luglio 2010 era a Trento in occasione del Convegno internazionale di teologia morale “In the Currents of History: from Trent to the future” dove era stato fra i relatori ai gruppi di lavoro proprio sul tema della “guerra giusta”, legittimata dalla tradizionale morale cristiana, ma su cui don Enrico metteva molti distinguo in nome anche della Pacem in Terris.
“Se la pace sulla terra è realtà iniziale della pace di Cristo, il cammino della pace non finirà mai finché ci sarà storia. L'ideale di pace non sarà mai raggiunto nella storia dell'umanità, che sarà sempre una lotta contro il potere delle tenebre (egoismo, prevaricazione, dominio dell'uomo sull'uomo), fino all'ultimo giorno” aveva detto convinto.
Ma esistono 3 aspetti di mancanza di pace da riconoscere:
1.       L’oppressione politico-militare e i conflitti
2.       L’oppressione economica mondiale: il rapporto squilibrato nord-sud
3.       L’oppressione mass-mediale con l’enorme potere in mano ai “comunicatori”.
L’etica tradizionale, diceva Chiavacci si fermava al “non rubare”, ma ora siamo al “non arricchire”, perché stai sottraendo il cibo (e acqua) a chi non ce l’ha e lo costringi a riprenderselo, ma tu vuoi sempre di più (magari per la tua smisurata “fame” di energia). Auspicava con forza l’avvento di una nuova etica, anche economica, in grado di riequilibrare le sorti dell’intera famiglia umana.
E’ la capacità di sa leggere, magari con alcuni decenni di anticipo, i segni dei tempi.
Noi non siamo profeti, ma almeno discepoli sì.

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