
È proprio vero: davanti alla situazione in Siria «non possiamo chiudere gli occhi», come dice il presidente Obama; né «restare inerti», come ha detto, con il sostegno di un ampio coro multilingue, Madeleine Albright, segretario di Stato ai tempi di Clinton. È assolutamente necessario – politicamente e moralmente – fare qualcosa.
Per esempio, togliere l'ossigeno all'industria delle armi. O sarebbe qualificato come guerra chimica? Utilizzare l'esercito e perfino i marines per stroncare il mercato illecito delle armi (non credo ce ne sia uno moralmente lecito!). È un "peccato mortale" la turbativa di mercato o è un mercato mortale quello delle armi?
Mr. Obama, non puoi chiudere gli occhi davanti alla prova provata che gli Stati Uniti sono gli operatori principali sul mercato delle armi. Non puoi restare inerte davanti agli spacciatori di morte protetti dal tuo governo. Il 30% delle cause di questa e di tante altre guerre è in casa tua. Comincia tu, premio Nobel per la pace, a togliere la trave che chiude il tuo occhio (o il travel cheque che ti ammanetta i polsi).
Poi a me, italiano, qualcuno spiegherà come sia possibile digiunare per la pace il giorno 7 e il giorno dopo spendere l'equivalente del fabbisogno di cassa per comperare gli F-35.
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