venerdì 28 novembre 2014

Tariffe

Raccontano che, al tempo dell’episcopato bolognese del card. Giovanni Battista Nasalli Rocca (1921-1952), un parroco dell’Appennino avesse avuto la buona idea di proporre ai suoi fedeli di pagare la celebrazione della messa per i loro defunti un terzo della tariffa sinodale, cioè della cifra stabilita dalla diocesi.
La cosa ebbe rapida diffusione nei paesi vicini e così molti defunti ebbero l’aiuto della liturgia per accorciare la loro permanenza nel purgatorio. Ma i parroci interessati videro con preoccupazione diminuire i loro proventi, allora molto diversificati in ragione dei benefici parrocchiali di cui godevano. Se ne lamentarono con il cardinale che, alla prima occasione, chiese ragione al parroco imputato.
Accolta con umiltà la benevola rampogna, così rispose al suo vescovo: «Eminenza, lei ha ragione, ma
se venisse a partecipare alle mie messe le pagherebbe ancora meno».
Come ha detto Francesco (21 novembre), i sacramenti si celebrano, non si pagano; si godono, non si comprano; si offrono, non si acquistano.

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