giovedì 2 agosto 2012

Il "confesso" della medaglia

In quest'anno di eruopei e di olimpiadi, quanti segni di croce e mai giunte hanno chiamato Dio a scendere in campo per segnare un rigore o per pararlo, per vincere una medaglia o battere un record! Giudicare ex-post per chi ha tifato mi pare esagerato se non ingenuo.


1. Secondo Irene Vecchi, Diego Occhiuzzi ha mancato l'oro per una preghiera. «I due azzurri, compagni d'arma in nazionale, erano in barca a metà luglio a Ventotene, proprio davanti a Formia, la sede dell'ultimo raduno preolimpico. "Stavamo pescando - svela la 23enne livornese - ma non abboccava niente. Allora Diego, con le mani rivolte al cielo, ha invocato: Dio, non ti chiedo di vincere le Olimpiadi ma di pescare un pesce. Un attimo dopo, ne ha abboccato davvero uno. È così che ha perso l'oro olimpico"» (Corriere della Sera).

2. «Guor Marial ha passato la sua vita a correre: prima per scappare dai soldati sudanesi che bruciarono il suo villaggio, uccidendogli otto dei dieci fratelli; quindi dai nomadi che lo rapirono quand’era ancora bambino; poi ancora dall’ufficiale dell’esercito che lo fece diventare il suo schiavo e infine dalla sua patria straziata dalla guerra civile. Ma domani [oggi] il 28enne originario della tribù dei Dinka, che lavora di notte in un centro per malati mentali e vive in una camera ammobiliata a Flagstaff, in Arizona, volerà a Londra per correre per un motivo ben più felice, ovvero partecipare alla maratona olimpica del prossimo 12 agosto, malgrado ne abbia all’attivo solo due in tutta la sua vita. ... Marial, che non ha un allenatore né tantomeno degli sponsor e possiede giusto un paio di scarpe da corsa, peraltro logore, gareggerà come atleta indipendente sotto la bandiera olimpica», non potendo rappresentare né gli USA né il Sudan (che non ha delegazione olimpica) E’ davvero incredibile – racconta Marial al Times – ed è uno di quei miracoli attraverso i quali Dio mi sta indicando il mio destino, usandomi per aiutare altra gente» (Gazzetta dello Sport)

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