In quest'anno di eruopei e di olimpiadi, quanti segni di croce e mai giunte hanno chiamato Dio a scendere in campo per segnare un rigore o per pararlo, per vincere una medaglia o battere un record! Giudicare ex-post per chi ha tifato mi pare esagerato se non ingenuo.
1. Secondo Irene Vecchi, Diego Occhiuzzi ha mancato l'oro per una preghiera. «I due azzurri, compagni d'arma in nazionale, erano in barca a metà luglio a Ventotene, proprio davanti a Formia, la sede dell'ultimo raduno preolimpico. "Stavamo pescando - svela la 23enne livornese - ma non abboccava niente. Allora Diego, con le mani rivolte al cielo, ha invocato: Dio, non ti chiedo di vincere le Olimpiadi ma di pescare un pesce. Un attimo dopo, ne ha abboccato davvero uno. È così che ha perso l'oro olimpico"» (Corriere della Sera).
2. «Guor
Marial ha passato la sua vita a correre: prima per scappare dai soldati
sudanesi che bruciarono il suo villaggio, uccidendogli otto dei dieci fratelli;
quindi dai nomadi che lo rapirono quand’era ancora bambino; poi ancora
dall’ufficiale dell’esercito che lo fece diventare il suo schiavo e infine
dalla sua patria straziata dalla guerra civile. Ma domani [oggi] il 28enne originario
della tribù dei Dinka, che lavora di notte in un centro per malati mentali e
vive in una camera ammobiliata a Flagstaff, in Arizona, volerà a Londra per
correre per un motivo ben più felice, ovvero partecipare alla maratona olimpica
del prossimo 12 agosto, malgrado ne abbia all’attivo solo due in tutta la sua
vita. ... Marial,
che non ha un allenatore né tantomeno degli sponsor e possiede giusto un paio
di scarpe da corsa, peraltro logore, gareggerà come atleta indipendente sotto
la bandiera olimpica», non potendo rappresentare né gli USA né il Sudan (che non ha delegazione olimpica) E’
davvero incredibile – racconta Marial al Times – ed è uno di quei miracoli
attraverso i quali Dio mi sta indicando il mio destino, usandomi per aiutare
altra gente» (Gazzetta dello Sport)
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