mercoledì 1 febbraio 2012

Convegno antiusura

L’incontro promosso dalla Consulta Nazionale Antiusura, tenutosi a Roma il 31 gennaio presso la sede della Caritas Italiana ha rilanciato il Cartello “Insieme contro l’usura” che nel 1995 determinò l’approvazione della legge 108/96 “Disposizioni in materia di usura”.
È stata sottolineata la situazione economica, peggiorata del 15,2% negli ultimi dodici mesi, dei ceti medi e medio-bassi; quasi la metà delle famiglie italiane (48,5%) è costretta a usare i risparmi accumulati in passato per arrivare a fine mese, e incontra molte difficoltà a superare la fatidica “quarta settimana” (45,7%) mentre il 27,3% non arriva a fine mese. Oltre il 70% degli italiani non riesce più a risparmiare; il 24,9% dichiara di avere difficoltà a pagare la rata del mutuo e quasi un quinto (il 18,6%) ha lo stesso problema con il canone di affitto.
Specchio della crisi è anche il proliferare dei “Compro-Oro” ai quali, nell’ultimo anno, si è rivolto un numero crescente di persone, soprattutto povera gente.
La piaga sommersa dell’usura, presente su tutto il territorio nazionale, che coinvolge non meno di 900.000 persone, escludendo gli immigrati (non meno di ventimila): «le famiglie a rischio di indebitamento estremo e quindi anche a usura sono circa tre milioni (il 25%), in particolare nel Mezzogiorno (intorno al 30%)».
È stata denunziata la ormai anacronistica, inattuale e costituzionalmente illegittima esclusione delle famiglie, vittime del reato di usura, dall’accesso alle provvidenze del fondo di solidarietà (art. 14 legge 108/96) confortati dal parere di illustri docenti di Diritto Costituzionale.
Altro fenomeno denunziato è stato quello legato al gioco d’azzardo, in particolare quello ideato e pubblicizzato dai Concessionari dello Stato.
È stata evidenziata la dimensione assunta su tutto il territorio nazionale, anche in virtù di pubblicità ingannevoli, che incentivano il sovraindebitamento di soggetti economicamente e psicologicamente più deboli, di famiglie e di imprese, con conseguente ricorso al debito usurario e al riciclaggio di denaro sporco.
Presentando il Cartello “Insieme contro l’azzardo”, mons. D’Urso ha evidenziato come questa “piaga” sia diventata la terza industria d’Italia, dopo l’Eni e la Fiat. Il mercato delle lotterie, scommesse, superenalotto, slot-machine… ha raggiunto nel 2011 un fatturato intorno ai 70 milioni di euro (13% in più rispetto al 2010).

Nessun commento:

Posta un commento