martedì 14 febbraio 2012

I cacciabombardieri F35? Sono armi di distruzione

Voglio condividere con i lettori di Jesus alcune mie considerazioni in merito alle spese militari e agli aerei da guerra F35, che saranno assem- blati a Cameri (No), visto che io abito lì vicino. Mi colpisce positivamente il fatto che, dopo tanto silenzio, anche i grandi mezzi d'informazione stanno parlando di questa folle spesa per aerei cacciabombardieri. Recentemente è intervenuto anche il presidente di Pax Christi, monsignor Giovanni Giudici, vescovo di Pavia. Ma mi colpisce purtroppo anche la continua insistenza su cose chiaramente non vere che spesso i politici, e non solo, continuano a dichiarare.
Ogni volta la bugia stupisce, o almeno dovrebbe. E ancora di più se la bugia riguarda strumenti di morte. In questi primi giorni del 2012, mentre su molti giornali si parla dei cacciabombardieri F35 previsti a Cameri, in provincia di Novara, interpellato da Lo Stampo, Diego Sozzani, presidente della Provincia di Novara, ha affermato: «Gli F35 non devono essere visti come armi ... ». Verrebbe da ridere, ma c'è da piangere! C'è da indignarsi per una bugia così grande che cambia il senso alle cose, Con queste bugie si creano le premesse per accettare la guerra, per portarla nelle scuole come un'opportunità per i giovani. La guerra viene svuotata della sua atrocità, dolore e morte. Quasi una cosa bella. I bombardamenti diventano interventi umanitari o missioni di pace, e i morti ... «effetti collaterali». Rischiamo di farci l'abitudine e di non indignarci più.
Siamo a pochi giorni dall'anniversario dell'inizio della prima guerra del Golfo (17 gennaio 1991). Invito il presidente Sozzani a vedere alcuni luoghi di Baghdad (ho conservato le foto) colpiti dai bombardamenti dove le persone, carbonizzate, sono state scaraventate contro le pareti e sono visibili le sagome delle mamme con in braccio i loro figli. Ma no, tranquilli, dice il presidente, questi aerei F35 non sono armi.
Qualche mese fa a Pontida, l'allora ministro degli Interni, Roberto Maroni, aveva detto «non sono intelligenti» parlando dei missili lanciati contro la Libia. Un altro presidente, Roberto Cota, novarese anche lui, non perde occasione per osannare questi cacciabombardieri
F35, predisposti per lanciare anche ordigni nucleari. Ma allora, questi missili sono o non sono intelligenti? Ma gli F35 lanciano missili che uccidono oppure, per stare sui prodotti tipici del novarese, lanciano Pavesini? Ce lo dicano questi due presidenti. Sono armi o no? Sono intelligenti (i missili) oppure no? E dire che l'anno era iniziato con l'invito del Papa a educare i giovani alla giustizia e alla pace!
Ma come possiamo essere credibili nei confronti dei giovani se diciamo bugie così gravi? Se un ragazzo a scuola dice che gli elefanti di Pirro erano camosci, minimo va al posto con un 4. E non so che reazione avrebbero i risicoltori novaresi se il Presidente dovesse dire che le risaie che stanno intorno a Novara sono vasche per idromassaggio. C'è da ridere? No. C'è da preoccuparsi .

Don Renato Sacco, parroco a Cesara, diocesi di Novara

La lettera di don Renato Sacco, da anni impegnato in percorsi di non violenza come membro di Pax Christi, della redazione di Mosaico di pace e della Commissione giustizia e pace dello diocesi di Novara, ci invito o una riflessione seria. Non si può parlare di pace in modo generico mentre sul nostro territorio si continuano o produrre armi, nascondendosi dietro giochi di parole.

Da Jesus, febbraio 2012

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