martedì 3 aprile 2012

A Cuba e in Messico

Rinnovamento nella fede e nella vita politico-sociale. È il messaggio portato da Benedetto XVI nel viaggio in Messico e a Cuba, 23° pellegrinaggio.

Parlando di Cuba con i giornalisti, in aereo, il papa ha notato che l’epoca del marxismo è finita. Tanto è bastato a leggere le sue parole come un’indicazione al regime cubano. Prontamente il ministro degli esteri de L’Avana ha risposto che il governo è pronto al dibattito. Nel viaggio c’è stata l’occasione per trattare quei temi politico-sociali che stanno particolarmente a cuore alla Chiesa. Prima di tutto la violenza che attanaglia il Messico e, in secondo luogo, la rivendicazione dello spazio di azione della Chiesa stessa, sia in Messico che a Cuba, come fattore di crescita civile e di progresso sociale.

Non si sono affrontati problemi ecclesiali specifici dei due paesi, pure esistenti. La nuova evangelizzazione deve toccare l’America Latina, nonostante qui viva oltre la metà dei cattolici del mondo e dunque sembri superflua. Infatti, troppo rilevanti sono i problemi che si chiamano violenza, criminalità, narcotraffico, democrazia da realizzare, lotta alla povertà, spazi per le giovani generazioni, sanità e rispetto per la vita e la famiglia.

(da "Settimana" n. 13-14)


Nessun commento:

Posta un commento