giovedì 19 aprile 2012

Fondamentalismo in Mali. "lo credevamo un piccolo serpente..."


L'arcivescovo di Bamako, il vescovo Jean Zerbo, ha detto che "dobbiamo fare un mea culpa per la crisi generale in Mali oggi". "Non siamo stati all'altezza della situazione, non siamo stati in grado di decifrare la portata dei segnali della crisi... Siamo passati davanti al cieco di Gerico ma non ci siamo fermati... Abbiamo visto il fondamentalismo avanzare, ma abbiamo pensato fosse un piccolo serpente, e ora si manifesta un boa. "" Vis-à-vis il serpente del fondamentalismo, non ci rendevamo conto del pericolo. Abbiamo visto arrivare, ma avevamo preso per un piccolo serpente: oro, ha dimostrato di essere un boa!
Dal punto di vista politico, credo che il MNLA inseguaun sogno non cindiviso dalla stragrande maggioranza dei nordisti. I popoli del Nord non vogliono l'indipendenza dall'Azawad. Tuttavia, dobbiamo continuare i nostri sforzi per decentralizzare e riconoscere che nordisti e sudisti hanno molto sofferto per gli scontri fra Nord e Sud dopo l'indipendenza".

"Sul piano religioso - continua - c'è una forma di psicosi tra i cristiani. Quelli del Nord hanno vissutouna esperienza simile a quella dei discepoli dopo la morte di Cristo: sono stati perseguitati perché cristiani, e costretti a nascondersi per evitare la morte. Al tempo stesso, questA SITUAZIONE non deve indurci a prendere le armi, come Pietro la notte dell'arresto di Cristo. Gesù non ha voluto che i suoi seguaci combattessero per lui".

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