martedì 25 settembre 2012
Inventare false eresie per nascondere scismi
Sei righe di saluto attento e cordiale alla comunità islamica da parte del vescovo di Pavia, mons. Giovanni Giudici (il Ticino, 24agosto 2012), lo hanno trasformato in un pericoloso eretico. Oggetto del contendere: la valorizzazione del digiuno nel mese di Ramadan, del rispetto per il libro sacro e la comunanza nell’atteggiamento di fede.
Contro di lui si sono rapidamente coalizzati tutti i siti intransigenti del cattolicesimo italiano: da culturacattolica a corrispondenzaromana da riscossacristiana a anticattocomunismo con qualche compiaciuta recensione ne Il Foglio e affini. Firme, siti e giornali in cui il valore esibito è l’ortodossia, ma il cui interesse reale è l’ideologia politica.
La prova è che nessuno di questi si è pronunciato con qualche fermezza nei confronti del rifiuto dei lefebvriani al consenso con Roma, espresso da don Schimdberger (probabile anticipo della decisione dell’intera fraternità san Pio X). Come a dire: inventare eresie inesistenti negli altri per nascondere scismi reali fra i propri.
(Lorenzo Prezzi)
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