Al ritorno dalle vacanze, tra amici ci si raccontano le
esperienze: divertenti, spaventate, spettacolari. Qualcuna, per quanto
divertente, fa riflettere.
Un gruppo di amici professionisti sono in vacanza in una
delle tante, spettacolari baie di cui è coronata la nostra penisola. Man mano
che i giorni passano, accumulando nella memoria bellezza su bellezza, crescono
le aspettative. Domani sarà meglio di oggi! E così decidono che domani sarà
escursione in barca e pesca subacquea. «Me ne occupo io!», propone subito il
regista del gruppo vacanze. «Mi raccomando, vogliamo una giornata
indimenticabile. Siamo disposti tutti a una quota extra, non è vero?». Il
gruppo annuisce senza indugi.
Alle prime luci del giorno dopo sono tutti alla spiaggia.
– Ma dov’è la nostra barca?
– Eccola là, dice l’organizzatore.
– ??? Quella???
Si avvicinano alla riva, inciampando nei numerosi punti
interrogativi che li separano da quella barchetta piuttosto sciupata e
decisamente avara di promesse extra lusso. Salgono, spegnendo le chiacchiere
esaltate inzuppate nel caffè dell’alba. «Solo due remi?» sussurra uno
all’orecchio dell’altro, per non far sentire la sua delusione seccata. «E
niente per pescare!», risponde un po’ stizzito l’altro. Avvertendo il silenzio imbronciato
del gruppo, il “regista” intima: «Fidatevi!».
Girato il promontorio della baia... tranquilla e vanitosa
un’imbarcazione a tre alberi ancheggia col suo rollio seducente.
Se vuoi l’avventura, i primi passi devi muoverli sulla
fiducia. (M. Matté)
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