L’Arcivescovo Patrick Kelly ha detto: «La “primavera araba” è una realtà con molti aspetti differenti, alcuni positivi, altri negativi per le comunità cristiane, e viviamo una grande incertezza rispetto a quanto potrebbe accadere nei prossimi mesi. In una regione così piccola, quanto accade a Damasco non può non produrre un effetto su quanto avviene a Betlemme, e quanto accade in Egitto si fa sentire anche a Gaza, dove alcuni vescovi vorrebbero celebrare la Messa. Tutto ciò che avviene in uno di questi paesi, inevitabilmente si ripercuote su tutti gli altri».
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